Lagundo

Lagundo, con le sue frazioni di Lagundo di Sopra, Lagundo Riomolino, Plars di Mezzo, Plars di Sopra, Foresta e Velloi, regala uno scorcio panoramico indimenticabile sulla città di Merano. Questa località, circondata da vigneti e frutteti, è il punto di partenza per numerose escursioni, infatti da questa zona sono facilmente raggiungibili gli antichi canali d'irrigazione, numerose passeggiate e il parco naturale Gruppo di Tessa.

Dettagli della facciata di vari edifici e della insegna del ristorante Zur Traube a Lagundo Dettagli della testa e del busto di una statua di rame a Lagundo con la tipica patina verde di ossidazione

A Lagundo troverete numerose attrazioni da visitare, tra le quali si distinguono il convento di Maria Steinach e la chiesa parrocchiale di San Giuseppe. Quest'ultima è un edificio religioso in stile contemporaneo, realizzato dal famoso architetto Willy Gutweniger tra il 1966 e il 1971, che ha unito in modo coerente ed equilibrato, la vecchia struttura con i dettagli rinnovati in chiave contemporanea.

Nella frazione di Foresta potrete recarvi alla fabbrica della birra Forst, una delle più grandi birrerie d'Italia. Questa ditta, istituita nel 1857, è ubicata nei pressi della fonte del Monte San Giuseppe, da cui viene ricavata l'acqua per produrre la birra.


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Il convento di Maria Steinach

Il convento di Maria Steinach fu eretto nel 1241, secondo i dettami dello stile gotico, su commissione della contessa  Adelaide, figlia del conte Alberto di Tirolo. La parte più antica del monastero è il portale romanico ed emergono per la loro intensità gli affreschi del XV secolo, periodo in cui l’edificio fu anche ristrutturato.

Nel 1782, l’imperatore Giuseppe II diede avvio al processo di secolarizzazione e ordinò la soppressione di diversi conventi, tra i quali, quelli più colpiti furono i monasteri di ordini contemplativi, che non si occupavano di mansioni utili socialmente o da un punto di vista caritativo. Tra il 1782 e il 1787, nel Tirolo del Nord e nel Sudtirolo, vennero abrogati 21 conventi e furono requisiti i loro beni.

Fa parte dell’elenco dei monasteri destituiti, anche il convento di Maria Steinach a Lagundo, che per più di 500 anni, era stato un punto di riferimento sia spirituale che economico per la comunità. Il 12 settembre 1782 le religiose dovettero abbandonare il convento e l’edificio venne chiuso.

Verso la fine del XVIII secolo Johann Ladurner di Plares comprò il complesso religioso e lo convertì in un ospizio per bisognosi. La chiesa nel 1797 fu utilizzata come deposito militare.

Nel 1846, il convento delle Domenicane di Lienz comprò la struttura. Due anni dopo, sei monache  si trasferirono nel convento di Lagundo e lo fecero tornare agli antichi splendori.

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Lagundo

Attrazioni a Lagundo

La chiesa parrocchiale dei Santi Ippolito ed Erardo

La chiesa dei Santi Ippolito ed  Erardo è l’antica parrocchiale e preserva al suo interno oggetti di grande valore artistico. Nella chiesa sono presenti strutture architettoniche in stile romanico, gotico e barocco.

La chiesetta della Santissima Trinità

La chiesetta della Santissima Trinità fu eretta nel 1742 per volere del parroco Anton Martin Schenk. Grazie al contributo dei coloni della zona, la chiesa fu ristrutturata tra il 1894 e il 1895.

La chiesa di Sant’Ulrico

La chiesa di Sant’Ulrico, che oggi appare in stile tardo-gotico e che fu citata per la prima volta in un documento del 1493, fu eretta in un periodo precedente.

La chiesa del SS. Cuore di Gesù

La chiesa inizialmente fu edificata per Maria della Neve, nel 1695. Nel 1889 fu eretta una nuova chiesa, più grande della precedente, che venne consacrata al santissimo Cuore di Gesù.

La testata di ponte romano e l’argine in muratura

Queste strutture, situate vicino alla piscina di Lagundo e visitabili tutt’ora, sono state fatte costruire nel 1776 dall’imperatrice Maria Teresa. La fortificazione fu eretta come difesa contro le inondazioni dell’Adige. Sulle rovine della parte anteriore del ponte romano venne costruita una cappella.

I menhir

I menhir ritrovati a Lagundo si trovano al museo civico di Bolzano e delle copie, di queste pietre legate al culto preistorico di 3.000 anni fa, sono poste dinanzi all’Ufficio Turistico.

Le coppelle

Le coppelle, in tedesco  ”Schalensteine”, sono delle pietre legate al culto paleocristiano e sono state ritrovate lungo i sentieri Schludenstein, Saxner,  Birbameggweg  e sulle Palade.

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