Curon: la serie di Netflix dal 10 giugno

Curon arriva su Netflix dal 10 giugno 2020.

Visto il grande successo di alcune serie TV Made in Italy, il colosso dello streaming ha deciso di investire un’ingente somma di denaro nelle produzioni italiane. Circa duecento milioni di euro.

Ogni luogo ha un segreto sotto la superficie… dice il brevissimo trailer.

Tanti dettagli sulla serie non sono stati rilasciati dai produttori, però sappiamo che seguirà Anna, madre dei gemelli Mauro e Daria, con i quali decide di far ritorno a Curon. La scomparsa della protagonista, la loro madre, spinge i gemelli a cercarla.

Scopriranno i lati oscuri e paranormali di questo misterioso luogo e si imbatteranno in un viaggio arduo e faticoso, dal quale purtroppo non si potrà tornare indietro.

Cast:

  • Valeria Bilello (Anna),
  • Luca Lionello (Thomas),
  • Federico Russo (Mauro),
  • Margherita Morchio (Daria),
  • Anna Ferzetti (Klara),
  • Alessandro Tedeschi (Albert),
  • Juju Di Domenico (Miki),
  • Giulio Brizzi (Giulio),
  • Max Malatesta (Ober) 
  • Luca Castellano (Lukas)

 

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Curon: tra storia e leggenda.

Il campanile del quattordicesimo secolo oggi è divenuto simbolo e stemma comunale di Curon Venosta.

La leggenda del campanile racchiude in sé tante curiosità e cose da scoprire. La storia di questo misterioso luogo è stata scritta da moltissimi popoli, dai Romani fino alle popolazioni Germaniche. Ma la storia che più colpisce, riguarda il paese sommerso ed il suo campanile!

Era il 1950, quando Resia e Curon sono state allagate per creare un bacino idroelettrico artificiale. Come ben sappiamo, l’inondazione è stata volontaria, infatti, per la realizzazione di questa diga, Resia e Curon dovevano essere rasi al suolo.

Nel tempo in cui il paese di Curon veniva invaso dalle acque, gli abitanti sono stati costretti scappare. Molte famiglie persero tutto, altre rimasero ed altre andarono lontano. Ad indicare il luogo in cui sorgeva il vecchio villaggio di Curon è rimasta la punta del campanile che emerge dalle acque del lago.

Questo luogo è diventato da allora un’attrazione per i turisti.

La leggenda dice che proprio nei mesi più freddi le campane iniziano a suonare, ma un piccolo particolare, come ben sappiamo, le campane sono state rimosse il 18 luglio del 1950!

Durante l’inverno, quando il lago gela, è possibile raggiungere il campanile a piedi.

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