Parco Naturale Fanes, fra laghi, rocce calcaree e sentieri da vivere

Il parco Fanes-Senes-Braies, si trova nella parte orientale della Val Badia e si estende lungo la Val Pusteria, comprendendo comuni come Badia , Marebbe, Valdaora, Braies e Dobbiaco. In quasi 26.000 ettari di superficie si possono ammirare diverse formazioni carsiche che conferiscono sia forme particolari alle montagne, ma anche grotte e canali nel sottosuolo. Inoltre, i grandi altopiani di Fanes, Sennes e Prato Piazza insieme al lago di Braies sono il simbolo dell'intero Parco dai quali prende il nome (istituito nel 1980).

Vista panoramica sul parco naturale di Fanes Senes Braies

Carsismo dell’area fra caverne, laghi e campi solcati

La presenza di calcari è impressa in gran parte del parco, sia sulle rocce come accade alle cime dei gruppi della Croda Rossa, ma anche sui versanti che per fenomeni erosivi si dispiegano in estesi macerati, note come città di sassi. Fra i fenomeni più suggestivi del carsismo rimangono le bancate, che formano veri e propri gradini della roccia formatesi nel corso dei millenni. Le stesse formazioni di grotte e caverne come quella delle Conturines, è dovuta all'erosione della dolomia, ed oggi permette di essere visitata attraverso una visita guidata di grande impatto. Proprio all'interno di questa caverna sono stati trovati i resti di una nuova specie di orso, l'Ursus ladinicus . Sempre di origine carsica sono alcuni laghi dai quali sgorgano sorgenti che fuoriescono dalle fessure createsi nel corso dei millenni.

Vasti altopiani nel cuore del territorio

Ciò che più caratterizza il Parco è la presenza degli altopiani: Fanes, Sennes e Prato Piazza. Il primo si divide in Alpe di Fanes Grande e Piccolo. La loro altitudine varia dai 2000 m ai 2400 m, e all'interno è un variopinto habitat fatto di rocce nelle parti che affacciano verso l'Alta Badia, ma anche di grandissima presenza di prati e piccoli laghi dai colori accesi, come nel caso del piccolo Lago di Limo e Lè Vert. Attorno il Sasso di Santa Croce sembra voler creare un abbraccio che visto dall'alto crea l'effetto di un anfiteatro. Fra gli altopiani del Parco quello di Sennes è forse quello che più di tutti permette di vivere l'esperienza di attraversare il tipico alpeggio dolomitico, fatto di prati fioriti e liberi pascoli, e al contempo essere circondati dalle insormontabili cime, bassi boschi e rifugi. L'altopiano Prato Piazza a quota 200 metri, è noto per essere meta ideale per gli escursionisti, sia in estate che in inverno. Nella stagione calda, che sia a piedi o in bicicletta, l'alpe permette di essere visitata e attraversata nella sua dimensione faunistica e floristica. In inverno fra scialpinismo e ciaspolate l'area è un vero gioiello per chi ama questi sport.

Fra marmotte, camosci e cervi

La fauna del Parco è una delle ragioni per cui andare alla scoperta dell'intero habitat, in quanto ciascuna specie è riuscita a adattarsi alle diverse zone dei 26mila ettari di cui è composto. Per esempio, animali come la volpe, faina e martora hanno trovato nelle radure fatte di prati e boschi il luogo ideale per cercare prede con l'aiuto della foresta che permette loro di nascondersi alla vista delle prede. Piccoli animali come scoiattolo, gallo cedrone, cervi e camosci, li possiamo incontrare nelle zone fatte di sottobosco, dove per esempio lo scoiattolo riesce a prepararsi all'inverno accumulando noci da portare in tana. Salendo ad un livello più alto del bosco, dove lo scenario diventa più roccioso, con arbusti nani e contorti, troviamo la lepre bianca, che proprio in inverno scavando nella neve, raggiunge l'erba nel sottosuolo nutrendosi, e rimanendo ben mimetizzata grazie al suo mantello che nella stagione fredda diventa chiaro. Il simbolo faunistico dell'area è la marmotta, che trova nei prati alpini degli altipiani il luogo perfetto dove vivere, pronta ad emettere il fischio di allarme se sente un pericolo imminente nelle vicinanze.

La flora del parco fra prati, boschi e nuda roccia

Fra i 900 e i 200 metri si possono ammirare gli abeti rossi, i pini cembri e il larice. Mentre andando verso le zone più aride, è la presenza del pino silvestre a fare da cornice ai sentieri. Nella parte più in alto, dove la vegetazione sui pendii è più rada, è presente il pino mugo, che grazie alle sue radici dona stabilità alle zone con forte pendenze del terreno. Nei prati di montagna si estendono l'arnica, le orchidee e la radicchiella aranciata, mentre nelle praterie più alte sono presenti la carice sempreverde, l'ormino montano e l'achillea delle dolomiti. E' poi sorprendente vedere come anche nella nuda roccia piante come il raponzolo, la stella alpina e la sassifraga, riescano a mettere radici.

Laghi: Braies e Dobbiaco, ma anche quelli più piccoli

Il lago di Braies, bacino simbolo dell'intera regione, che dà parte del nome al Parco, è una meta irrinunciabile per coloro che vogliono scoprire una parte nodale della zona. Se si vuole intraprendere il giro introno in appena 1 ora si possono coprire i 3,6 Km, e ammirare i colori del bacino, il suo riflettere le montagne intorno e sia in estate che inverno è uno spettacolo che porta bellezza nel visitatore. Con misure nettamente diverse, vi è un altro noto lago all'interno del Parco, il Lago di Dobbiaco, che oltre a vantare diversi sentieri che partono proprio da lì, oltre al giro intorno ad esso nel quale troveremo undici diverse stazioni informative sulla flora e fauna della zona. L'intera area protetta è disseminata di vari piccoli laghetti, fra questi troviamo il lago di Limo, il lago de Rufiedo e lago le de Fojedora.

Centro visite fra spazi espositivi, terrari e media interattivi

A San Vigilio di Marebbe si trovano i diversi piani del palazzo che ospita il centro visite. Luogo immancabile per poter avere una panoramica dettagliata ma anche molto fruibile di quello che vive dentro il parco. Fra immagini interattive, veri e propri terrari con anfibi e rettili vivi, mentre un'intera sala è dedicata ai fossili, in particolare all'orso delle Conturines. All'ultimo piano vi è poi una zona allestita per far giocare i bambini con anche microscopi per accarezzare l'idea di essere degli studiosi.


Ulteriori informazioni:

Centro visite Fanes – Senes – Braies

Via Katharina Lanz 96
39030 San Vigilio di Marebbe
Tel.: +39 0474 506120
Fax: +39 0474 506585
info.fsp@provinz.bz.it
Aperto da martedì a sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16.00 fino alle 19.00.
Durante luglio e agosto aperto anche la domenica
Chiuso in aprile e novembre


Laboratorio creativo di Daksy:

Per i bambini dai 6 ai 12 anni ogni venerdì è una scoperta!!!

A partire dalle 16.00 il divertimento è assicurato, si scopre la natura, si osservano i materiali e molto altro ancora!!!
Per i bambini con meno di 6 anni durante i mesi estivi vengono organizzati pomeriggi  per giocare e sentire tante storie.
La partecipazione è gratuita, ma la prenotazione è obbligatoria!!!


Le Associazioni Turistiche del Parco:


Dobbiaco (2.880 ha di territorio nel Parco) Associazione Turistica tel. 0474 972132 toblach@dnet.it
Braies (6.920 ha di territorio nel Parco) Associazione Turistica tel. 0474 748660 prags@rolmail.net
Valdaora (1.570 ha di territorio nel Parco) associazione turistica tel. 0474496277 info@olang.com
Badia (1.980 ha di territorio nel Parco) associazione turistica 0471 847037 lavilla@altabadia.org
Marebbe (10.950 ha di territorio nel Parco) associazione turistica 0474501037 sanvigilio@dolomitisuperski.com
La Valle (1.380 ha di territorio nel Parco) associazione turistica 0471843072 laval@rolmail.net


I Comuni del Parco:

Comune di Badia
, Pedraces 40, 39036 Badia tel. : 0471 839631 e-mail: abtei@gvcc.net
Comune di Braies, Braies di Dentro 40, 39030 Braies tel.: 0474 748675 e-mail: prags@gvcc.net
Comune di Dobbiaco, Via Conti Künigl 1, 39034 Dobbiaco tel.: 0474 970500 e-mail: toblach@gvcc.net
Comune di La Valle, Paese 215, 39030 La Valle tel.: 0471 843139 e-mail: wengen@gvcc.net
Comune di Marebbe, Via Katharina Lanz 48, 39030 San Vigilio di Marebbe tel.: 0474 501023 e-mail: enneberg@gvcc.net
Comune di Valdaora, Piazza Floriani 4, 39030 Valdaora tel.: 0474 496121 e-mail olang@gvcc.net


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