Santa Cristina, la località più piccola della Val Gardena
Santa Cristina giace ai piedi del Sassolungo, a 1.428 metri sul livello del mare, e si estende tra Ortisei e Selva. E' la località più piccola e forse anche la più tranquilla della Val Gardena. Qui la tradizione ha ancora una grande importanza e l'originalità è abilmente intrecciata con la modernità. Il cuore storico del paese e i vecchi masi completano in qualche modo questo scenario idilliaco.
Il comune ospita il più antico luogo di cura delle anime della valle, la Chiesa di Santa Cristina. La sua origine risale al XII secolo. Oggi è rimasto solo il campanile di una successiva costruzione romanica, il resto dell'edificio è da ricondurre principalmente al gotico. D'interesse storico è anche il Castel Gardena che sovrasta il paese. Risalente al XVII secolo, l'edificio è abitato oggi dai suoi attuali proprietari e purtroppo non può essere visitato.
A Santa Cristina vivono una gran parte degli abitanti del gruppo linguistico ladino, una significativa minoranza etnica in Alto Adige. Nonostante molti degli antichi usi siano andati nel frattempo perduti, i ladini mantengono la loro cultura che si esprime anche in opere letterarie, giornali, trasmissioni radio e TV nella loro lingua. Il ladino viene anche insegnato nelle scuole.
I dintorni di Santa Cristina sono caratterizzati dagli alpeggi e dalle ripide vette delle Dolomiti e, in estate, sono un vero paradiso per escursionisti, alpinisti e appassionati di mountain-bike. In inverno questo è il regno degli sci avendo nelle vicinanze gli impianti di risalita verso il Monte Pana, Ciampinoi, Col Raiser e Seceda. Da qui è facilmente raggiungibile anche il giro dei quattro passi, Sellaronda.
La Chiesa di Santa Cristina — il più antico luogo di cura delle anime della Val Gardena
La Chiesa di Santa Cristina è il più antico luogo di cura delle anime della Val Gardena. Si trova vicino alla via Troi Paian, nel luogo in cui già nel XII secolo doveva essere presente una cappella consacrata. Una lettera d’indulgenza del 1342 documenta la presenza della chiesa al periodo romanico. Il campanile è rimasto ancora oggi ed è stato nel frattempo restaurato solo con un nuovo tetto. Dei resti della costruzione romanica rimane ben poco a causa di numerosi lavori di ristrutturazione.
Il coro venne costruito durante il periodo gotico e nel XVI secolo venne aggiunto un ossario. Questa zona un tempo ospitava una statua bronzea di Santa Filomena, oggi spostata nella piazza del comune. Da vedere anche l’altare maggiore, opera della famosa dinastia di artisti Vinazer.
L’ingresso principale della Chiesa di Santa Cristina è rivolto ad occidente ed è raggiungibile tramite un ponte in pietra. Questo venne costruito all’epoca della costruzione della ferrovia in Val Gardena. Un altro ingresso si trova a nord e a sud. La chiesa è circondata da un curato cimitero.
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Castel Gardena
Tra Selva e Santa Cristina, su un’altura che sovrasta il rio Gardena, si trova il Castel Gardena, una fortezza risalente al rinascimento. Venne commissionato nel 1622 da Engelhard Dietrich von Wolkenstein-Trostburg e fu completato nel 1641. La struttura doveva servire inizialmente come residenza estiva e di caccia, anche se la costruzione massiccia e ben fortificata lo fa sembrare un castello medioevale. Il Castel Gardena è noto anche come Castello della Pesca perché si ritiene che vicino alla roccaforte vi fossero dei laghetti per pescare.
Fino alla fine del XVIII secolo, il Castel Gardena venne utilizzato come sede del tribunale di Selva, poi iniziò a cadere in rovina. Nel 1826 la famiglia Wolkenstein-Trostburg mise all’asta i suoi beni, tra cui soprattutto armi da caccia. Nel 1841 il castello venne dato in dono al comune di Selva e Santa Cristina, che lo cedettero ai poveri lasciandolo in questo modo alla rovina totale.
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