Il parco naturale Vedrette di Ries-Aurina

Il parco si trova fra la Val Pusteria e le valli di Tures ed Aurina, in una superficie di oltre 31.000 ettari, nei quali sono compresi 38 cime che superano i 3000 metri e detiene il record di numero di ghiacciai presenti. L’acqua è una componente che torna spesso in questo parco, con la presenza del terzo lago più grande della regione, e le tre cascate di Riva.

Parco naturale Vedrette di Ries

Cime sopra i 3.000 metri e ghiacciai

Il parco è stato fondato nel 1988 e insieme al parco nazionale degli Alti Tauri e al parco naturale Alpino Zillertaler Alpen forma la più grande unione di aree protette d'Europa, con 2530 chilometri quadrati di superficie. Queste tre aree protette collaborano fra loro per la salvaguardia ambientale della zona.

In particolare, nel parco Vedrette sono tantissime le cime che superano i tremila metri, fra i più noti ci sono il Pizzo Rosso, il Picco dei Tre Signori oltre a Collalto e Monte Nevoso. La presenza massiccia di vette così alte è gioia pura per tutti gli sportivi che amano conquistare le cime, ma anche solo per gli amanti delle passeggiate, che possono ammirare questi giganti che troneggiano lungo i vari sentieri del parco.

L’altra caratteristica dell’area protetta è la presenza di una grande quantità di ghiacciai. Sul finire del 1800 tutta la parte che andava dal Monte Nevoso fino a Collalto, era coperta da un’unica e spessa calotta di ghiaccio, che con il passare del tempo si è andata riducendo, lasciando una serie di conformazioni di ghiaccio che oggi sono meta per tutti gli amanti di scialpinismo ed escursionismo ad alti livelli.

Fra il lago di Anterselva e le cascate di Riva

L’acqua stupisce il visitatore in tutte le sue forme all’intero del parco. Oltre ai ghiacciai, un esempio su tutti è il terzo lago più grande della regione: il lago alpino Anterselva. Con una superficie di oltre 40 ettari e con la cima del Collaspro a fargli da guardiano, questo specchio d’acqua è perfetto sia nella stagione invernale in quanto li vicino si svolgono i mondiali di Biathlon, ma anche nelle stagioni calde visto che ha una serie di sentieri che partono da lì, da fare anche in bici! Ma l’acqua in questo parco ha anche una dimensione fragorosa, come accade trovandosi al cospetto delle Cascate di Riva. Sono in tutto 3 le cascate, di cui la prima fa un salto di 10 metri, mentre le altre due superano i 50 metri. Sia in estate che in inverno sono una meta che lascia senza fiato. Nel periodo invernale si ghiacciano, per cui trovarsi al loro cospetto infonde un magico fascino.

Fra boschi e biotopo degli ontaneti

Le forme di vita all’interno del parco rappresentano un meraviglioso messaggio di come la natura riesca nel tempo a adattarsi ai diversi scenari, riuscendo a creare dei luoghi che sembrano usciti da una fiaba. Il caso del biotopo degli ontaneti dell’Aurino, una vera e propria valle fluviale, con canneti lungo il fiume, prati umidi e stagni. Negli anni è stato l’habitat di cicogne, gru, martin pescatore, stiaccino e picchio rosso. Ma anche la presenza di oltre 680 varietà di farfalle, di ben 3 diversi tipi di gamberi comprovano l’importanza di questo biotopo, e della sua conservazione. Anche il bosco che anima l’intera zona è ricco di forme di vita vegetali, come gli abeti rossi, il pino mugo e il larice. In particolare, nelle zone più basse comprese fra gli 800 e 1.400 metri le foreste sono rigogliose e la fitta presenza di zone boschive è lo scenario ideale per grandi mammiferi come i caprioli e i cervi, ma anche per piccoli scoiattoli e per la volpe.

Nel centro visite, ai confini della natura

Appena entrati nel centro, si viene accolti da un filmato che fa vedere l’intero parco sorvolato e visto dunque da una prospettiva che potrebbe avere un rapace. Andando più avanti si potrà ammirare un plastico che riproduce in modo dettagliato gli elementi del parco, come i laghi, le cascate, le montagne e i fiumi. E grazie a materiali multimediali sarà possibile vedere la formazione dei ghiacciai, il loro cambiamento e la creazione delle cime e del percorso geologico che li ha portati ai giorni nostri.

 

 


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