Escursioni e passeggiate in bicicletta a Bolzano e dintorni

Uno spettacolo primaverile da non perdere assolutamente è la distesa di meli in fiore che ricopre, all'inizio della primavera, la valle dell'Adige: un colpo d'occhio incredibile dall'alto, ma fonte di ebbrezza anche immergendosi nei frutteti non solo per passeggiate a piedi, ma anche per inebrianti corse sulle piste ciclabili che si inoltrano nella campagna e lungo gli argini dei tre fiumi. Chi ama poi le grandi sfide può affrontare i mitici passi dolomitici partendo direttamente dal centro città. Non è un caso che Bolzano sia considerata una capitale europea del ciclismo amatoriale e della mountain bike.
Per le escursioni in quota potrete poi utilizzare ben tre funivie che partendo dell'immediata periferia della città portano in un balzo a San Genesio e all'altopiano del Salto, sul Colle oppure sull'altopiano del Renon, noto anche come la Riviera delle Dolomiti.
Proprio queste grandi distese verdi e boscose attorno ai mille metri di quota sono considerate il vero paradiso dei cicloamatori.


Passegiate
- Passeggiate Lungo Talvera di Bolzano e S. Oswaldo
- Gries - Passeggiata Arciduca Enrico - Guncina
- Bolzano – San Genesio – Tschaufen - Bolzano
- Bolzano – Collalbo – Piramidi di terra - Bolzano
- Bolzano – Soprabolzano – Corno del Renon - Bolzano
- Bolzano – Colle - Bolzano
- Bolzano – Missiano – Castel d'Appiano - Bolzano
- Bolzano – San Michele di Appiano – Buche di Ghiaccio - Bolzano
- Bolzano – Mendola – Monte Roen - Bolzano
- Bolzano – Sarentino – Omini di pietra - Bolzano
- Bolzano – Tires (oppure Fiè allo Sciliar) – Monte Balzo – Bolzano
- Bolzano – Nova Levante – Catinaccio/Rosengarten - Bolzano
- Bolzano – Siusi – Piano dello Sciliar - Bolzano
- Bolzano – Alpe di Siusi – Bullaccia - Bolzano



Passeggiate Lungo Talvera di Bolzano e S. Oswaldo

passeggiate lungotalvera

All'altezza del ponte Talvera imbocchiamo a destra, provenendo da via Museo, la Passeggiata Lungo Talvera di Bolzano, ricca di aiuole fiorite, piante subtropicali ed alberi. Dopo 400 metri si apre sulla destra uno degli scorci più pittoreschi su Bolzano: in primo piano l'ampio vigneto con al centro Castel Mareccio sullo sfondo i numerosi campanili e tetti spioventi del centro storico, poi la tondeggiante collina vinicola di Santa Maddalena ed all'orizzonte il magico profilo del Rosengarten-Catinaccio affiancato dalle slanciate torri del Vajolet.
Proseguiamo ed in 15-20 minuti raggiungiamo il termine della Passeggiata (lunghezza 1300 m). Si svolta quindi a destra e dopo qualche decina di metri arriviamo sul culmine del dosso con alla sinistra il Castel S. Antonio-Klobenstein.
Da qui, disponendo di un paio di ore ca., consigliamo di prendere la direzione Sarentino, per arrivare in poco più di un 1/4 d'ora ai piedi di Castel Roncolo posto su uno spuntone di roccia porfirica ed accessibile per comodo sentiero in ca. 5-10 min. Vale la pena salirvi per ammirare, fra il resto, i preziosi cicli degli affreschi profani del periodo gotico, autentici gioielli artistici dell'epoca (aperto da marzo a novembre dalle 10 alle 17).
Per chi non intendesse fare la variante Castel Roncolo, da Castel S. Antonio scendiamo una trentina di metri fino all'imbocco della Passeggiata di Sant'Oswaldo. Dopo circa mezz'ora di comodo zigzagare leggermente in salita (possibilità di soste - panchine con spettacolari vedute sulla città) si giunge, in prossimità  di una lapide che ricorda il fautore della passeggiata signor Karl von Ritter, ad un bivio. A sinistra il sentiero sale e porta in 20 min ca. alla trattoria Peter Ploner, a destra scende per ricongiungersi in 1/4 d'ora ca. al centro città, avanti diritti raggiungiamo in 30 min. ca., quasi sempre pianeggiante, prima l'albergo e ristorante Eberle e poi il pittoresco villaggio vinicolo di S. Maddalena con la sua chiesetta ricca di affreschi datati intorno al 1370 (visitabile da Pasqua ai Santi, martedì e venerdì, dalle 15 alle 17). Da qui, per ripida carreggiata e passando davanti alla trattoria "Gatto nero" si fa ritorno in un quarto d'ora ca. in città.

Stagione consigliata: primavera ed autunno: può essere percorsa però tranquillamente tutto l'anno.
Suggerimento: marzo - maggio, fioritura, Castel Roncolo e chiesetta di S. Maddalena
Dislivello: ca. 140 m
Tempo di percorrenza: 2 ore - 1/2 giornata (con visita Castel Roncolo)


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Gries - Passeggiata Arciduca Enrico – Guncina

Da Piazza Gries caratterizzata sul lato Nord da un vasto insieme di edifici di diverse epoche costituenti l'Abbazia dei Benedettini di MuriGries con al centro la Chiesa di S. Agostino, opera tardo barocca affrescata da Martin Knoller, si prende a destra per via M. Knoller e si arriva in pochi minuti alla vecchia Parrocchiale di Nostra Signora, bell'esempio di architettura tardo gotica, contenente l'altare ligneo a portelle di Michael Pacher (1471 -1475), uno dei massimi capolavori artistici dell'Alto Adige. Da qui, proseguendo per via M. Knoller e svoltando a sin., si raggiunge in breve l'ingresso della Passeggiata. Inaugurata il 30 ottobre 1892 e voluta dall'arciduca Enrico d'Asburgo, appassionato di botanica, è stata concepita come un vero e proprio percorso di conoscenza scientifica ed è ancora oggi una meraviglia botanica grazie alle condizioni termiche particolarmente miti della zona ed alle caratteristiche geomorfologiche del porfido che, immagazzinando il calore durante la stagione calda, lo rilascia lentamente nei mesi più freddi. Ciò consente la vegetazione di piante mediterranee ed esotiche, tra cui opunzie, agavi, olivi, querce da sughero, arancio amaro, mirto, zucca, corbezzolo etc. Il percorso, sempre in moderata salita con continue possibilità di soste grazie alla presenza di panchine (stupenda vista sulla città e sui gruppi dolomitici del Latemar e del Rosengarten-Catinaccio), raggiunge in 45-50 min. la strada prov. di San Genesio, che si attraversa per arrivare in 10 min. ca. all'albergo-ristorante Castel Guncina. Per il ritorno consigliamo di percorrere il tratto di passeggiata di recente costruzione nella suggestiva forra del rio Fago (cascata) fino all'incrocio con via Miramonti (bella veduta sulla torre cilindrica Trojenstein-Druso) per proseguire ed innestarsi — dopo qualche centinaio di metri - in via Cadorna (nei pressi del ristorante Rastbichler) e da qui raggiungere il centro città per le Passeggiate del Lungo Talvera.

Periodo consigliato: primavera ed autunno, ma anche nelle altre stagioni
Suggerimento:  marzo - aprile, fioritura,
Dislivello: ca. 200 m
Tempo di percorrenza: ore 2


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Bolzano – San Genesio – Tschaufen – Bolzano

La stazione a valle della funivia di San Genesio è raggiungibile a piedi dal centro storico di Bolzano percorrendo la Passeggiata Lungo Talvera (vedi itinerario no. 1) fino al ponte di S. Antonio; attraversandolo, si prosegue per un centinaio di metri in direzione Sarentino (ca. 20 min.). Fino a qui c'è pure un regolare servizio di linea urbana (no. 12 o 14). Si prende quindi la funivia che sorvola vigneti, masi e chiesette (San Giacomo, San Giorgio), bella vista sui ruderi di Castel Sarentino-Rafenstein, su Castel Roncolo e sulla città, per raggiungere in soli 8 minuti di "volo" la stazione a monte; da qui in ca. 10 mm. si arriva all'abitato di San Genesio (1087 m). Nei pressi della chiesa seguire il segnavia E (Edelweiß) e per strada carrozzabile (a tratti brevi scorciatoie) in un'ora ca. si giunge all'albergo-ristorante Stella Alpina - Edelweiß (1350 m). Seguiamo ora il segna-via no. 7 in direzione Tschaufen. Disponendo però di un pò di tempo (ca. 2-2,30 ore) consigliamo di prendere il sentiero no. 1 (sent. europeo E 5) fino alla trattoria "Lavenna" (1527 m) ed alla chiesetta di San Giacomo. Assistiamo ad uno scenario della natura grandioso in un silenzio che affascina: chi direbbe di essere a così breve distanza dalla città! Da qui riprendiamo lo stesso sentiero dell'andata fin tanto che troviamo sulla destra il bivio per Tschaufen (7 B) che in pochi minuti si collega con il sentiero (no. 7) sopra indicato e quindi per prati e boschi in 45 min. II panorama che si può godere da quassù invoglia anche il più distratto ad una sosta e, perché no, a degustare un piatto tipico locale. Per il ritorno prendiamo ad Est il sentiero no. 2, passiamo per il maso Guggen, ed in 40 min. giungiamo al maso-trattoria Wieser (1400 m).  Proseguiamo sempre seguendo il 2 fino alla trattoria Locher (1280 m, 30 min.).
Poco sotto il maso Wieser osserviamo un grande franamento in cui si mtravedono una sene di piramidi di terra. Dal Locher, sempre mantenendo il 2, si passa davanti ad un vecchio mulino e dopo alcuni saliscendi ed una breve sosta davanti ad un capitello che ricorda la battaglia contro i francesi nel 1797, si arriva un ora ca. alla stazione a monte della funivia.

Quota max.: incrocio dopo Trattoria Edelweiß-Stella Alpina per Tschaufen - 1450 m (qualora variante: trattoria Lavenna - 1527 m)
Periodo consigliato: primavera (fioritura) ed autunno (colori dei lanci)
Suggerimento: maggio-giugno fioritura dei fiori delle alpe
Dislivello: percorso senza variante 360 m; con Lavenna 440 m
Tempo di percorrenza: dalla stazione a monte della funivia ore 4,30; con variante Lavenna ore 6,30 – 7


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Bolzano – Collalbo – Piramidi di terra – Bolzano

La funivia del Renon ci porta in un solo balzo a Soprabolzano (1220 m):
un "volo" che merita di essere fatto non fosse altro per i continui cambi di vedute sulle Dolomiti e sul fondo-valle. All'uscita dalla stazione a monte prendiamo il trenino che ci conduce, seguendo un tracciato che pare pennellato nel paesaggio, pruna al laghetto di Costalovara, poi a Stella ed infine a Collalbo, 1215 m (stazione terminale). Inizia qui il nostro itinerario seguendo il segnavia 1 (Corno del Renon) fino all'incrocio con la carrozzabile che porta ad Auna di Sopra - Corno del Renon; prendiamo il sentiero 1A (blu-bianco-blu) in direzione "Piramidi di terra": costeggiamo dapprima un ruscello, passiamo davanti ad un raggruppamento di case e ci colleghiamo in prossimità dello "Sport Hotel Spögler" con la strada provinciale. (La circonvallazione 1A è consigliabile da maggio ad ottobre mentre negli altri mesi è meglio seguire la strada che attraversa gli abitati di Collalbo e Longomoso).
Proseguiamo, seguendo un antico percorso di via crucis con vista sulle "Piramidi di terra", attraversiamo il ponte sul rio Scuro e raggiungiamo in ca. 1:15 h da Collalbo la frazioncina di Maria Saal (1174 m). Dopo una visita alla chiesetta barocca, facciamo una sosta rifocillante nella vicina trattoria. Il ritorno avviene o per lo stesso itinerario dell'andata o, per chi volesse vedere le piramidi da vicino, scendendo per un sentierino che si snoda nei pressi del maso Husch, lungo il crinale del vallone. Ad un certo punto notiamo un grande masso piatto con delle scanalature profonde: si presume che qui passasse l'antica via romana per il Brennero. Ritornati allo "Sport Hotel Spögler" attraversiamo Longomoso (antico ospizio dell'ordine Teutonico) e Collalbo ed in 20 minuti ca. raggiungiamo la stazione del trenino. Chi avesse tempo e voglia può allungare la camminata seguendo un comodo sentiero panoramico tra pinete e prati lino a Soprabolzano (ore 1 -1,30). Altrettanto consigliabile e bella è la passeggiata pianeggiante in-torno al Monte Fenn, fra Collalbo e Longomoso (a/r ore 1 - 1,30, percorribile tutto l'anno).

Stagione consigliata: aprile - novembre
Suggerimento: maggio - giugno: fioritura
Dislivello: nessuno
Tempo di percorrenza: ore 2,30 – 3


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Bolzano – Soprabolzano – Corno del Renon – Bolzano

Con la funivia del Renon saliamo a Soprabolzano (1220 m). La nostra escursione inizia qui, seguendo il segnavia no. 6 che imbocchiamo quasi di fronte alla stazione a monte. Il primo tratto attraversa rn salita l'abitato di Soprabolzano, poi la natura alpina prende via via il sopravvento e ben presto si apre all'orizzonte, come d'incanto, una meravigliosa veduta sulle Dolomiti. Il sentiero sale ancora fino ai prati Gstrahl (1361 m) per poi raggiungere a Riggermoos un interessante biotopo. Attraversiamo la carrozzabile  e seguendo il segnavia no. 6 arriviamo al ristorante-albergo TAnn (1488 m, 2 ore da Soprabolzano). In altri 20 minuti giungiamo all'albergo ristorante Pemmern (1538 m). Fino qui c'è anche un collegamento autobus da Collalbo. Ora ci lasciamo trasportare dalla seggiovia per 20 minuti ca. fino alla Cima Lago Nero (2070 m). Proseguiamo per il sentiero 1 fino al rif. Corno del Renon (2044 m; 20 min.), poi saliamo per alpeggi in 45 minuti al rtf. Corno del Renon (2260 m) dove ci attende un indescrivibile panorama che spazia dal monte Bondone ai ghiacciai dell'Adamello, della Presanella e del gruppo dell'Ortles, dalle Alpi di confine al Großglockner, al Cristallo e Marmolada fino al Catinaccio-Rosengarten e, più a Sud, alla catena del Lagorai. Che spettacolo grandioso della natura!
Dopo esserci saziati la vista e, perché no, anche l'appetito, riscendiamo al rif. Corno del Renon di Sotto e per il sentiero no. i giungiamo alla malga Auf der Schön dove ogni anno, al 24 di agosto - giorno di San Bartolomeo -, viene organizzata una grande festa popolare ed in cui fanno "passerella" gli esemplari più belli degli animali da pascolo (bovini ed equini). Per estesi alpeggi ritorniamo a Pemmern (1 ora dal rif. Corno del Renon di Sotto) da dove in autobus raggiungeremo Collalbo (20 min.). Conclusione di questa meravigliosa escursione è il simpatico viaggio in trenino fino a Soprabolzano e da qui in funivia a Bolzano. Attenzione: prima di iniziare l'escursione, informarsi bene dell'orario degli autobus, del trenino e della funivia!

Quota max.: Corno del Renon - 2260
Stagione consigliata: Pentecoste - ottobre
Suggerimento: giugno - luglio: flora alpina
Dislivello: in salita 409 m: in discesa 723 m
Tempo di percorrenza: ore 4,30 (senza autobus, seggiovia e trenino)


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Bolzano – Colle – Bolzano

Punto di partenza è la stazione a valle della funivia del Colle raggiungibile anche con autobus urbano no. 11. La funivia è passata alla storia come il primo impianto per trasporto di persone al mondo (1908). Giunti sul Colle (1135 m), saliamo brevemente sulla torre panoramica in legno alta 36 m e dalla quale c'è una bellissima veduta sulla città, sulla val d'Adige e sulla corona di montagne che la circondano.
Per chi avesse qualche ora in più a disposizione, si consiglia di salire per sentiero no. 1 fino alla trattoria Schneiderwiesen (30 min.); proseguire quindi per segnavia i fino alla malga Klaus (30 - 45 min.). Da qui, attraversare il sentiero 1 e prendere la diramazione a sinistra che in 15 min. porta alla malga Wolftal - Valle di Lupo. Da qui a sinistra per sentiero no. 4 (sentiero europeo E 5) fino al Colle dei Signori da dove prosegue il nostro itinerario.
Seguiamo ora la segnavia R Röllhof passiamo dal Colle dei Signori (chiesetta S. Maria Assunta - 1181 m - 15 min.) e raggiungiamo in 30 min. la trattoria Röllhof (942 m). Proseguiamo, sempre seguendo il segnavia R, prima per un bosco di pini, poi lungo un tratto di sentiero lastricato fino a congiungersi con la carreggiata asfaltata. Manteniamoci su quest'ultima fino alla trattoria Kofler (30 min.); nei suoi pressi c'è Castel Campegno, purtroppo non visitabile. Da qui saliamo leggermente seguendo la segnavia S fino alla località Campegno ed alla idillica chiesetta di S. Anna (10 min.). Con continui saliscendi e per bosco ceduo passiamo sotto la funivia del Colle fino a congiungerci con la carreggiata. Poco prima della trattoria Kohlerhof (ca. 40 min.) c'è un bivio che ci permette di raggiungere in 20 min. la stazione a valle della funivia. Volendo invece proseguire, raggiungiamo prima il Virgolo e da qui la chiesa barocca del Calvario. Per una ex via crucis, scendiamo nuovamente in città (viale Trento - ponte Loreto - piazza Verdi, 30 min.).

Quota max.: Colle dei Signori- 1181 (qualora variante: malga Klaus - 1528 m)
Stagione consigliata: marzo - novembre
Suggerimento: essendo l'itinerario quasi tutto all'ombra è consigliabile percorrerlo nei mesi caldi; in autunno possibilità di "Törggelen" (caldarroste, vino novello )
Dislivello: in salita 46 m, in discesa 916 m (variante escl.)
Tempo di percorrenza: ore 3 – 3,30 (con variante: 0re 5)


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Bolzano – Missiano – Castel d'Appiano – Bolzano

Con l'autobus di linea ci dirigiamo nell'Oltradige, a Missiano un breve viaggio che ci fa assaporare fin dalle porte della città il clima medievale del nostro itinerario. A Ponte Adige scorgiamo, infatti, arroccati sull'estrema propaggine settentrionale del Monte di Mezzo gli imponenti ruderi di Castel Firmiano (Sigmundskron) che dominano superbamente su tutta la conca di Bolzano ed un lungo tratto della val d'Adige. Castel Firmiano è considerato un po' l'emblema, assieme a Castel Tirolo, dell'Alto Adige. Oltrepassato il ponte, 300 metri a sinistra, inizia la "Strada del vino" che conduce dapprima a Cornaiano, poi a San Michele di Appiano per continuare in direzione Sud (Caldaro, Termeno ecc). Il nostro autobus, giunto a San Michele di Appiano, si dirige a San Paolo per raggiungere, poco dopo, la frazione di Missiano.
Da qui a piedi fino alla casa "Waldesruh" (Riposo nel bosco) dove prendiamo il sentiero no. 9 che si snoda in costante ma non faticosa salita, fra romantici vigneti e boschi, su fino al Castel d'Appiano - Schloß Hocheppan (630 m; ca. ore 1). Trattasi di uno i più importanti manieri dell'Alto Adige, dimora della potente famiglia dei conti di Appiano che lo costruì all'inizio del XII sec. (1125-1130). Al suo interno la chiesetta completamente affrescata con scene profane (esterno) e scene del vecchio e nuovo Testamento (interno). Particolarmente interessante il ciclo delle Vergini sagge e folli. Godiamoci il magnifico panorama sulla valle dell'Adige e sui monti circostanti! Dal primo di aprile fino ai Santi il castello è aperto al pubblico con possibilità di ristoro. Seguiamo ora il sentiero 9A e scendiamo nella forra per risalire la parte opposta (a tratti con l'ausilio di scalini). Subito dopo il sentiero si fa più comodo e in 3/4 d'ora ca. raggiungiamo i vistosi ruderi di Castel Boymont (XIII secolo). Dalla sua torre panoramica ampia vista sulla valle; nel cortile possibilità di ristoro; aperto da Pasqua ai Santi. Per una carrozzabile raggiungiamo Castel Corba -Schloß Korb (edificio relativamente moderno addossato ad una massiccia torre medievale ed ora destinato a sede alberghiera).
Dando un'occhiata tutt'intorno possiamo intravedere altri castelli e residenze nobiliari. Da Castel Corba, prendiamo la via Nußbaumer che ci condurrà in 30 min. a 5. Paolo da dove riprendiamo l'autobus per Bolzano.

Quota max.: Castel d'Appiano - 630 m
Stagione consigliata marzo - novembre
Suggerimento:  fioritura del melo - ca. metà aprile
Dislivello: 242 m
Tempo di percorrenza: ore 2,30 -3


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Bolzano – San Michele di Appiano – Buche di Ghiaccio – Bolzano

In autobus di linea fino a San Michele di Appiano (411 m). Dalla fermata (piazza dei Domenicani) ci dirigiamo in piazza Municipio, poi passiamo davanti alla chiesa parrocchiale e allo stadio del ghiaccio fino ad imboccare la Passeggiata Gleif. Per un comodo e tranquillo percorso che attraversa un bosco di aghi e latifoglie, arriviamo alla chiesetta Gleif sul monte Calvario (30 min.) da dove possiamo godere una meravigliosa vista sull'Oltradige. Da qui in avanti per una strada carrozzabile e attraversando dei vigneti giungiamo a Castel Moos sede di un interessante museo etnografico (aperto da Pasqua ai Santi - visite guidate giornaliere).
Al crocifisso seguiamo il segnavia "Steinegger" che ci condurrà in 20 mm. per una strada in salita all'alb. Steinegger (600 m), sito ai confini delle coltivazioni della frutta e dell'uva ed al margine di un bosco. Da qui proseguiamo in direzione "Buche di ghiaccio - Eislöcher" (7 A), su un sentiero dapprima leggermente in salita poi un pò più erto fino ad entrare nel biotopo protetto (ca. 30 min.), sede di un fenomeno naturale di grande interesse. La temperatura dell'aria si abbassa di colpo di una decina di gradi, la natura si trasforma improvvisamente e si possono scorgere rododendri, mirtilli, violette di montagna ed altre specie tipiche di altitudini più elevate. Dagli anfratti formatisi dal franamento di grandi massi di porfido pendono a volte anche fino in giugno delle stalattiti di ghiaccio. Una visione che ha dell'incredibile! L'aria fredda proveniente dalle profondità del franamento e richiamata in superficie dall'aria più calda esterna, si condensa trasformandosi in ghiaccio. Per il ritorno segniamo dapprima il segnavia 15, poi il 7, si passa davanti all'albergo Stroblhof e a Castel Englar, lungo un canale di irrigazione
fino al punto di partenza della nostra escursione (45 min.).

Quota più alta:  ca.650m
Stagione consigliata:  primavera era e autunno
Suggerimenti: fioritura, aprile - 10 maggio
Dislivello: 240 m
Tempo di percorrenza: ore 2 - 2,30


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Bolzano – Mendola – Monte Roen – Bolzano

Con l'autobus di linea raggiungiamo Caldaro - S. Antonio: un percorso che si snoda per la "Strada del vino" fra distese di vigneti e frutteti fra i più belli d'Europa. Già verso gli inizi di marzo scorgiamo ai bordi della strada e nei giardini delle case i mandorli in fiore; a metà di aprile "scoppia" la fioritura del melo, uno degli spettacoli più affascinanti che la natura ci offre. Un immenso tappeto di teneri fiori bianchi ricopre come d'incanto la Val d'Adige mentre più in alto le corone di montagne sono ancora ammantate di neve. Giunti a S. Antonio prenderemo la funicolare che ci porterà in 12 min. al passo della Mendola (1364 m). Il suo tracciato è lungo 2364 m con una pendenza del 64%. Costruita fra il 1904 e il 1906, fu da sempre una grande attrazione turistica. Dal terrazzo della stazione a monte ampia e bellissima vista sulla conca di Bolzano e sulle Dolomiti, che conferì al passo della Mendola fin dagli inizi del secolo una notorietà internazionale. Dal passo potremo dirigerci in un'ora e mezza sulla cima del monte Penegal (1737 m), altro noto "pulpito" panoramico. Per la nostra escursione sul monte Roen prenderemo invece la segnavia 521 che ci porterà prima alla trattoria Genziana (20 min), poi al rifugio Mezzavia (1594 m; ore 0,45-1) fino ad arrivare dopo un'altra ora alla malga Roen (1769 m). Da qui per un sentiero che sale fra rododendri e mughi raggiungiamo la cima del monte Roen (2116 m; ore 1). Per i più esperti e muniti della necessaria attrezzatura suggeriamo il sentiero attrezzato il cui attacco è poco sopra il rifugio Oltradige (30 min. dalla malga Roen). In ogni caso, concediamoci sulla cima una meritata sosta per godere con calma il magnifico panorama a 360°.
Per il ritorno stesso sentiero dell'andata fino al passo della Mendola (ore 2 - 2,30).

Quota max.: Monte Roen - 2116 m
Stagione consigliata: da Pentecoste a ottobre
Suggerimento: luglio - spettacolare flora alpina
Dislivello: 752 m
Tempo di percorrenza: a/r ca. ore 6


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Bolzano – Sarentino – Omini di pietra – Bolzano

Con l'autobus di linea fino a Sarentino. All'imbocco della valle scorgiamo l'imponente mole di Castel Roncolo, più in alto a sinistra i ruderi di Castel Sarentino - Rafenstein e, al di sotto della carreggiata, il Castel Novale - Ried. I primi km della strada sono scavati e perforati nella roccia porfirica. Fra la terza e quinta galleria intravediamo i ruderi di Castel Fingeller e, dall'altra parte della valle su uno sperone di roccia, Castel Vanga - Bellermont. A Ponticino (15 km) la valle si distende e si apre nell'amena conca in cui è dislocato il paese di Sarentino (961 m; capoluogo della valle omonima; il più esteso comune dell'Alto Adige, ha. 30.250). Nonostante la sua vicinanza con Bolzano (19 km), gli abitanti della valle hanno conservato ancora oggi usi, costumi, tradizioni secolari. Ciò perché fino agli anni '30 gli accessi alla città erano pressoché preclusi se non con lunghe e faticose marce a piedi. L'artigianato tipico della valle è il ricamo su cuoio (bretelle, cinturoni e scarpe) che si effettua con le bianche striscioline ricavate dalle penne di pavone; noti sono anche i lavori a maglia con lana grezza, i tappeti di lana e l'artigianato del legno (piatti, ciotole, pipe, scatolette per il tabacco). Dalla fermata dell'autobus attraversiamo un ponticello, passiamo davanti alla chiesa e prendiamo il sentiero Peter Riegler. Da qui seguiamo il segnavia 2 e per un sentiero un po' ripido ma comodo raggiungiamo per prati e boschi in ore 1,30 la Capanna Sarentino - Sarner Skihütte(1618 m). Proseguiamo fino alla malga Auen (1798 m; ore 0,30) dove potremo degustare semplici ma squisiti piatti della casa. Attraverso alpeggi e distese di rododendri raggiungiamo il giogo di Auen -Auen-Joch, (1924 m, 15 min.) da dove possiamo ammirare i ghiacciai delle Alpi Venoste e le Dolomiti.  Saliamo ora (segnavia P) per tracce di sentiero ed in 30 min. raggiungiamo la sommità del monte (2003 m) dove sono alloggiati gli omini di pietra (Stoanerne Mandln), misteriose sentinelle composte da pietre di varia pezzatura, già menzionate nel 1540 e secondo una leggenda del luogo posto di ritrovo delle streghe di tutto il circondario. Da qui continuiamo in discesa (P) fino al Putzenkreuz (1622 m; ore 1,15; trattoria), e quindi per il sentiero no. 5 scenderemo fino a Sarentino (ore 1,15).

Quota max.: Omini di pietra - 2003
Stagione consigliata: giugno - ottobre
Suggerimento: fioritura rododendri: metà giugno - metà luglio
Tempo di percorrenza: ore 5 - 6


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Bolzano – Tires (oppure Fiè allo Sciliar) – Monte Balzo – Bolzano

Con l'autobus di linea raggiungiamo Tires/S. Cipriano oppure Fiè allo Sciliar.
Da Tires alla cima del monte Balzo (Völsegg Spitze):
La nostra escursione inizia a S. Cipriano (1071 m) poco dopo l'abitato di Tires. Ci incamminiamo lungo la strada asfaltata in direzione dell' albergo Bagni di Lavina Bianca (Weißlahnbad) poco prima di giungervi diparte a sinistra il sentiero 4a (segnavia rif. Tschafon). Dopo circa 1/2 ora si arriva a Wunleger, un posticino idilliaco per un breve riposo. Proseguendo per il sentiero 4a raggiungiamo, dopo circa un'ora, il rifugio Tschafon (1737 m), posto ideale per una meritata sosta con ristoro. Per un sentierino si arriva in 20 min. sulla cima Völsegg - Monte Balzo. Il punto più elevato della nostra escursione (1834 m), dal quale si ha una meravigliosa vista sulla conca di Bolzano, sulle Dolomiti del Brenta e sulle Alpi Breonie. Per lo stesso sentiero dell'andata ritorniamo a S. Cipriano (2 ore circa) oppure prendiamo il sentiero che porta a Fiè allo Sciliar per giungervi dopo circa 3 ore di cammino.
Da Fiè allo Sciliar al Monte Balzo (Völsegg Spitze):
La nostra escursione inizia a Fiè allo Sciliar, nei pressi della fermata dell'autobus "Bar Flora", dove seguiamo il segnavia 1 fino a Fiè ai Sopra dove si trova la graziosa chiesetta di S. Margherita che custodisce preziosi affreschi. All' Hotel Bagni di Fieno-Heubad lasciamo la strada e prendiamo il sentiero che oltrepassa la residenza "Ansitz Zimmerlehen", per giungere in 3/4 d'ora circa al laghetto di Fiè. Dopo una breve sosta si prosegue costeggiando il piccolo laghetto Huber si arriva alla malga Tuff (1274 m). Da qui sempre per il sentiero n. 1 fino al rio Sciliar, dove prendiamo il segnavia n. 7 e poi il 4a che, sempre nel bosco ai piedi della Croda del Maglio (Hammerwand), ci condurrà, in un'ora circa, al rifugio Tschafon (1737 m) e in 20 min. alla cima del Monte Balzo (1834 m). Ritorno per lo stesso itinerario dell'andata in 3 ore circa. Il tragitto da Fiè fino al Monte Balzo è un po' più lungo, ma molto comodo da percorrere e soprattutto ben ombreggiato.
Ideale è iniziare l'escursione a S. Cipriano, e terminarla a Fiè allo Sciliar, anche perché l'orario di collegamento con l'autobus per il ritorno a Bolzano è più favorevole.
Punto più elevato: cima Monte Balzo (1.834 m)

Stagione consigliata: da marzo ad ottobre (il rifugio Tschafon è aperto dal 1 maggio al 51 ottobre)
Suggerimento: maggio, giugno, luglio per la flora alpina
Dislivello: da Tires 763 m - da Fiè allo Sciliar 954 m
Tempo di percorrenza: S. Cipriano - Monte Balzo e ritorno ca. 4-5 ore; Fiè allo Sciliar - Monte Balzo e ritorno ca. 6-7 ore


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Bolzano – Nova Levante – Catinaccio/Rosengarten – Bolzano

Con l'autobus di linea raggiungiamo, per la suggestiva val d'Ega, la località di Nova Levante (1182 m). La fermata è nei pressi della sede dell'Associazione Turistica. Risaliamo per 30 min. la sponda orografica destra del rio Larcher fino alla stazione a valle dell'impianto di risalita. Ci facciamo trasportare da questo alla Malga Frommer e da qui con un altro impianto al rifugio Coronelle-Kölnerhütte-Rosengartenhütte (2339 m). La vista spazia a grand'angolo abbracciando i principali gruppi montuosi e dei ghiacciai a Sud, Ovest e Nord della conca bolzanina. Iniziamo da qui la nostra escursione nel fiabesco regno di re Laurino. Ma chi era questo potente monarca dei nani che possedeva una forza sovrannaturale e che risiedeva in un enorme castello roccioso impreziosito da uno stupendo giardino di rose che fiorivano sia d'estate che d'inverno? La pace del suo regno finì allorquando egli rapì, per farla sua sposa, la bellissima Künilde sorella del valoroso eroe della Stiria Dietlieb. Quest'ultimo scatenò una furibonda battaglia contro re Laurin ed i suoi nani per liberarla. Nonostante i poteri magici del piccolo sovrano conferitegli dalla cintura coperta di pietre preziose che gli dava la forza di 12 uomini e da un anello che lo rendeva a sua volontà invisibile, venne battuto, fatto prigioniero e derubato del suo regno. Ma Laurino prima di arrendersi pronunciò le famose parole: "Voglio che nessuno possa vedere le mie rose, né di giorno né di notte." Aveva però dimenticato il crepuscolo, momento in cui il sole calando dietro le montagne ad occidente, copre le rocce di stupendi colori, simili a quelli delle meravigliose rose del giardino di re Laurino. Ma ritorniamo alla realtà e alla nostra escursione. Dal rifugio scendiamo leggermente e prendiamo il sentiero 549 che segue quasi pianeggiante l'andamento del terreno offrendo degli scorci continuamente diversi. Sopra le nostre teste incombono strapiombanti le pareti rocciose della Roda di Vael. Si passa quindi davanti ad una grande aquila di bronzo ed una targa in ricordo di Theodor Christomannos, che fu uno dei promotori, fra il resto, della costruzione della grande strada delle Dolomiti e del Grande Hotel Carezza fino a raggiungere in circa 2 ore il rifugio Roda di Vael (2280 m; stupenda veduta sulla regina delle Dolomiti: la Marmolada). Dal rifugio scendiamo per il 548 e attraverso pascoli, malghe e boschi raggiungiamo in un'ora e mezza il passo di Costalunga (1745 m). Con l'autobus facciamo ritorno a Bolzano, passando davanti al lago di Carezza nelle cui acque si specchiano le frastagliate pareti del Latemar.

Quota max.: rifugio Coronelle - 2339 m
Stagione consigliata: 20 giugno - fine ottobre
Suggerimento: giugno - luglio: fioritura della flora alpina


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Bolzano – Siusi – Piano dello Sciliar – Bolzano

Con l'autobus di linea raggiungiamo Siusi (998 m), dolcemente adagiata ai piedi della Torre Santner e delle pareti rocciose dello Sciliar. Alla fermata dell'autobus torniamo un po' indietro fino al distributore di benzina. Da qui prendiamo il sentiero no. 1 che risaliamo fino all' insegna che indica l'inizio del Parco naturale dello Sciliar. In questo primo tratto scorgiamo incastonato nelle rocce i ruderi di Castel Hauenstein già residenza del noto cantastorie medievale Oswald von Wolkenstein. Attraversiamo quindi un ponticello ed arriviamo per una carrozzabile all'albergo Bagni di Razzes (1207 m; ore 1). Sempre seguendo il segnavia 1 e mantenendoci sulla destra orografica, prima in leggera salita, poi per un tratto più ripido ed infine per comode serpentine, raggiungiamo il rifugio Piani dello Sciliar - Schlernbödele (1726 m; ore 1,30). Una breve sosta e se possibile (chiedere informazioni al gestore del rifugio) diamo un'occhiata nei pressi del rifugio per scoprire alcune rarità di flora alpina (raponzolo di roccia, campanula delle Dolomiti ecc.). Proseguendo, raggiungiamo in 30 min. un capitello/ segnavia a quota 1850. Da qui prendiamo il sentiero 1A fino alla malga Proßliner (1736 m; ore 1; possibilità di ristoro) dove possiamo fare una meritata sosta e goderci il magnifico spettacolo della natura che si apre ai nostri occhi! Al crocifisso seguiremo in discesa il segnavia 1A (in alcuni punti fare attenzione e passo sicuro). Alle cascate d'acqua si attraversa la valletta e poco dopo raggiungiamo il sentiero 1 che ci condurrà fino all'albergo Bagni di Razzes (ore 2). Chi non volesse o potesse compiere l'intero percorso può fare quello ridotto da Siusi ai Bagni di Razzes e ritorno (ore 2).

Quota max.: capitello - 1850 m
Stagione consigliata: meta maggio - metà ottobre  (informarsi prima se i rifugi sono aperti)
Suggerimento: giugno - luglio: flora alpina
Dislivello:  832 m
Tempo di percorrenza:  6 ore
Dislivello:  discesa 594 m
Tempo di percorrenza:  ore 4 ca.


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Bolzano – Alpe di Siusi – Bullaccia – Bolzano


Con l'autobus di linea fino all'Alpe di Siusi ci troviamo sull'altopiano più esteso d'Europa (60 kmq; 109 malghe, 365 proprietari di alpeggi; 3000 bovini al pascolo estivo). Prendiamo il sentiero che conduce al Bullaccia (possibilità di salita anche in seggiovia), passiamo davanti all'Eurotel, quindi seguendo il segnavia PU raggiungeremo per prati alpestri e malghe il rist. Bullaccia (2110 m). Solo qui potremo avere una visione globale e renderci conto della grandiosità dell'Alpe di Siusi incoronata dagli atolli corallini del Sassolungo e Sasso Piatto e con sullo sfondo le ricamate cime del gruppo del Catinaccio - Rosengarten e più oltre la regina delle Dolomiti: la Marmolada. Dal rifugio seguiamo il sentiero PU/Schnürlsteig e in 20 min. arnveremo al crocifisso (2104 m; aerea veduta sulla va1 Gardena e va1 d'Isarco fino alle Alpi di confine, Stubai e Zillertal). Proseguiamo verso Ovest ed in 15 minuti raggiungiamo il monte Bullaccia (2176 m). Nei pressi della cima vediamo le tipiche sedie delle streghe, sulle quali secondo una leggenda locale, si radunavano le streghe del circondario per decidere contro chi lanciare le loro iettature. Gli storici suppongono che la località fosse sede di culto ed area sacrale. In altri 15 min. raggiungiamo il rifugio Arnica (2081 m). Seguiamo ora l'indicazione rif. Bullaccia (1950 m) che raggiungeremo in 40 min. Il rientro al parcheggio dell'Alpe e quindi alla fermata dell'autobus avviene per una comoda strada carrozzabile (30 min.).

Quota max.:  Bullaccia -2176
Stagione consigliata:  maggio - ottobre
Suggerimento: giugno - luglio: flora alpina
Dislivello: 306 m
Tempo di percorrenza: ore 3 (se con seggiovia: ore 250)


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