Fiè allo Sciliar: dove storia, emozioni e bellezza si fondono
Fiè allo Sciliar è un comune in provincia di Bolzano, in Alto Adige. Ha una superficie molto vasta, di oltre 44,4 e si trova tra i comuni di Castelrotto e Tires.
Ai piedi del massiccio dello Sciliar, Fiè ha un’altitudine che varia tra i 315 e i 2564 metri. Nel Manuale del viaggiatore del 1838 si decantava il paese per "la leggiadria e la salubrità dei suoi dintorni, le sue acque e le ottime camere". Per la sua posizione geografica favorevole, Fiè allo Sciliar ha il pregio di poter offrire molteplici possibilità per lo sport ed il tempo libero sia in estate che in inverno.
Una vacanza invernale a Fiè allo Sciliar è caratterizzata da panorami magici, neve in abbondanza e tanto divertimento. L’area sciistica dell’Alpe di Siusi con i suoi 60 km di piste da sci, fanno di Fiè allo Sciliar una meta ambita dagli sciatori di tutte le età ed esperienze. Ma l’inverno in questo comune non è solo fatto di sci, potrete infatti pattinare sul ghiaccio al Laghetto di Fiè, concedervi una gita in carrozza oppure rilassarvi con un bagno di fieno.
In estate, vi accoglieranno i colori incredibili di Fiè allo Sciliar. La neve si scioglie lasciando il posto ad un paesaggio davvero straordinario. L’estate offre numerose attività: escursionismo a piedi o in bicicletta, nuoto, arrampicata, equitazione, golf e tanto altro!
Scoprite cosa vedere a Fiè allo Sciliar e i tradizionali bagni di fieno!
Fiè allo Sciliar, cosa vedere: un viaggio tra natura e tradizioni secolari
Cosa vedere a Fiè allo Sciliar è una domanda che si pongono tutti prima di partire. Il paese è inserito in un paesaggio idilliaco con una posizione assolata e panoramica, per questo merita di essere visitato e scoperto. Una delle mete culturali di maggiore interesse è il Castel Presule, luogo di incontro per eventi e manifestazioni culturali.
Uno dei luoghi più belli e suggestivi di questo comune è sicuramente il Laghetto di Fiè, che con i suoi 1036 metri sul livello del mare è considerato uno dei laghi balneabili più belli e puliti in Italia. È stato infatti premiato più volte dalla Guida Blu per l’ottima qualità delle acque. In inverno offre un panorama suggestivo e vi permetterà di pattinare sulla sua superficie ghiacciata circondati dalle Dolomiti. In estate invece la sua temperatura di 20°C circa vi offrirà un piacevole refrigerio durante le giornate calde.
A Fiè allo Sciliar vi aspettano anche le caratteristiche malghe, situate nel cuore del Parco Naturale dello Sciliar. Potrete gustare la tradizionale cucina altoatesina e assaporare l’ospitalità dei padroni di casa, interropendo così in modo piacevole le vostre escursioni.
Di grande interesse è sicuramente la Chiesa di S. Caterina in Aica. Situata nel comune di Fiè allo Sciliar, è una costruzione romanica risalente al 1420. Gli affreschi presenti all’interno non hanno mai subito un restauro, conservano la loro bellezza e narrano le vicende di Santa Caterina.
Manifestazioni ed eventi culturali a Fiè
Fiè allo Sciliar non è solo fatto di paesaggi magnifici, è anche ricca di eventi e manifestazioni culturali. Uno degli eventi sicuramente da non perdere è la “Dispensa di Fiè” che si tiene nel mese di ottobre. Per tutto il mese i ristoranti del comune sorprendono adulti e bambini rivisitando i piatti della tradizione culinaria di Fiè. Si mischia quindi la cucina tradizionale con quella moderna e il risultato sono prelibatezze tutte da scoprire.
Uno degli appuntamenti fissi di questa zona è indubbiamente la Cavalcata di Oswad von Wolkenstein. Uno spettacolo equestre che si svolge i primi di giugno e che coinvolge 4 paesi: Ponte Gardena, Castelrotto, Siusi e Fiè allo Sciliar. È un torneo a squadre costituite da 4 cavalieri che devono affrontare altrettante prove per vincere lo stendardo. Grazie a degli shuttle è possibile seguire i cavalieri durante il torneo.
Bagni di fieno Fiè allo Sciliar: storia e benefici di un'usanza contadina
I bagni di fieno a Fiè allo Sciliar vantano una tradizione antica. Fiè allo Sciliar era infatti conosciuto fin dagli inizi del 1900 come meta turistica dei bolzanini per le proprietà benefiche dei bagni di fieno.
I bagni di fieno ebbero proprio origine in questo comune e risalgono ad un’usanza contadina: durante la mietitura i contadini dormivano nel fieno svegliandosi al mattino completamente riposati e ritemprati. Il primo bagno di fieno fu inaugurato nel 1903.
L’erba per il bagno di fieno viene raccolta a 1500 metri di altitudine e viene falciata esclusivamente la sera tardi o al mattino presto prima che si asciughi la rugiada in modo da conservare tutte le proprietà curative. Vengono poi collocate in ampie vasche e lasciate macerare per diversi giorni, fino a raggiungere una temperatura di 65°C. Le erbe utilizzate in questi trattamenti termali sono: arnica montana, genziana, achillea millefoglie, hypericum, timo, aconito, mirtillo, pulsatilla alpina e il trifoglio. Queste erbe esercitano un’azione analgesica e rigenerativa.
Il trattamento con il fieno prevede immersioni durante le quali la temperatura si alza fino ai 70°C. La sudorazione e l’umidità permettono al fieno e alle erbe di sprigionare tutta la loro efficacia. Vi sentirete subito rilassati e l’assorbimento dei principi attivi delle erbe farà apparire la vostra pelle più liscia, tonica ed elastica.
Mappa e Gigapan: tutta la magia di Fiè allo Sciliar a portata di click
Per conoscere le meraviglie di Fiè allo Sciliar, scoprite l’immagine panoramica ad alta risoluzione. Fate uno zoom e scoprite i dettagli navigando con il mouse. Per iniziare cliccate sulla foto!
Le proposte per le escursioni estive e invernali sono moltissime. Con la mappa sottostante potrete scegliere quelle che fanno al caso vostro.
Le acque limpide dei laghi di Fiè allo Sciliar
Premiato da Legambiente come il più bel lago d'Italia, il laghetto montano naturale di Fiè è il luogo ideale per escursioni e passeggiate ai piedi dello Sciliar.
In estate ci si può rinfrescare nelle sue acque pure e limpide e godersi il panorama da favola dello Sciliar e della sua Punta Santner.
A pochi passi si trova il secondo laghetto dove è ammessa la pesca con sola licenza giornaliera. Meta per chi vuole rilassarsi e refrigerarsi, il laghetto di Fiè è anche punto di partenza per gite semplici come quella che porta verso S. Costantino o arrampicate per alpinisti esperti che vogliono toccare il cielo raggiungendo Punta Santner.
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Fiè allo Sciliar
Laghi
S. Caterina in Aica
Le piccole chiesette in stile romanico sparse per l’impervio territorio montano, erano luoghi di culto locali per non dover affrontare il viaggio verso la parrocchia, che spesso durava almeno tre ore di marcia. Una di queste è la piccola Chiesa di Santa Caterina in Aica.
La chiesa di Santa Caterina, originariamente dedicata a San Michele, sorge lungo un antichissimo sentiero che dalla Val d’Isarco conduce alle valli ladine.
Lungo il cammino a tratti persino poetico, si trovano capitelli e crocefissi che invitavano a pregare ed erano considerati luoghi di sosta per le anime che affrontavano il loro cammino verso il Campo Santo.
Gli affreschi della chiesetta, riferiti a S. Caterina, risalgono all’incirca al 1420, non sono mai stati ritoccati e presentano una ricca policromia. Gli affreschi presenti sul versante meridionale della chiesa, sono di particolare interesse culturale. Un susseguirsi intenso di immagini narra la storia di S. Caterina, la figlia del re di Alessandria, perseguitata e decapitata per essersi rifiutata di idolatrare un’immagine pagana.
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Chiese
Castel Presule
Castel Presule vede le sue origini intorno al 1200 ma le prime documentazioni certe risalgono al 1279. La sua posizione è strategica, si trova infatti nel punto in cui la via proveniente dalla Val d’Isarco si congiunge con il sentiero che da Fiè conduceva in Val di Fassa.
Nei pressi del castello si trova la torre in pietra “Pulverturm” ovvero polveriera, che è attribuibile al XIII sec. ed è accessibile al pubblico. Dalla sua sommità si gode di una vista meravigliosa e si riesce facilmente a comprendere quale fosse la sua importanza strategica: si ha il controllo visivo di tutta la valle, oggi uno spettacolo in passato una necessità!
Dal 1450 al 1805 il castello fu in possesso dei Signori di Fiè, luogotenenti dei vescovi di Bressanone e dei Conti del Tirolo. Di rilievo storico ed architettonico per Castel Presule fu il dominio di Leonhard von Völs (1458 – 1530), politico e governatore dei territori all’Adige e nel Burgraviato di Merano. L’attuale aspetto del castello si deve alla sua volontà di rendere sicura e comoda la sua dimora.
Leonhard volle ricondurre la sua genealogia alla famiglia patrizia romana dei Colonna. Acquistò il diritto di inserire le colonne nello stemma della sua famiglia. Ancora oggi nello stemma del Comune di Fiè appaiono fiere le colonne. Nel periodo della giurisdizione di Leonhard von Völs, avvennero anche i tristemente conosciuti processi alle streghe, che si tennero in Presule nel 1506 e 1510. Le atrocità di tali avvenimenti sono ricordate da una lapide posta davanti al castello. Nel 1525 ebbe luogo anche la “guerra dei contadini”, che occuparono il castello, in cui si trovavano gli editti della libertà.
Quando la famiglia si estinse, il castello cadde velocemente in decadimento. Dl 1981, dopo secoli di storie tormentate, Castel Presule è sotto la responsabilità e le cure della fondazione Curatorium Castel Presule, che se ne prende cura e ogni anno lo fa rivivere organizzando manifestazioni culturali. I locali sono perfettamente conservati e una visita tra le sue mura vi farà rivivere le avvincenti avventure dei cavalieri medievali.
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