Dolomiti. Origini e fenomeni

Movimenti tettonici e mutazioni climatiche recenti

Concorrono a rendere evidente e finanche appariscente questo museo a cielo aperto, l'epoca relativamente recente dei movimenti tettonici e orogenetici, le mutazioni climatiche la diversità delle rocce presenti nello stesso ambiente e la poderosa azione degli agenti atmosferici su questo ambiente costituzionalmente diversificato.

Gli strati del permiano

I primi strati, alluvionali, delle Dolomiti risalgono al permiano, circa 270 – 280 milioni di anni fa. I successivi movimenti tettonici sollevarono ed abbassarono questo ambiente anche sotto il livello del mare. Di qui la presenza nelle rocce di interessanti fossili del tempo, ancor oggi visibili, in natura dal turista molto attento o comunque nei musei delle principali località dolomitiche. Vedi per esempio la Gola del Rio delle Foglie del Rio delle Foglie.

Corno Bianco e Corno Nero

Resero poi più interessante e variegato lo scenario i movimenti della coesistente placca porfirica. La diversa resistenza e reazione in termini di forme derivanti, dei due tipi di roccia, sedimentaria e intrusiva, nonché la loro diversità di colore hanno creato paesaggi caratteristici. Il fenomeno è abbastanza appariscente nella zona del Corno Bianco e del Corno Nero. Qui la grande catena dolomitica costituita dal gruppo del Sella, delle dolomiti della Valgardena, dello Sciliar, del Catinaccio e del Latemar termina nel Corno Bianco e s'incontra con quella porfirica che partendo dal Corno Nero continua verso sud, verso il Lagorai e crea una stretta visibile spaccatura fra le due, culminante al passo degli Occlini.

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